Entro i primi 15 minuti dal seppellimento le probabilità di trovare persone in vita sono del 93 %.Su 100 travolti comunque 7 persone non sopravvivono, a causa delle lesioni mortali subite.
Tra i 15 e i 45 minuti dal seppellimento si osserva un forte calo delle probabilità di sopravvivenza che passano dal 93% al 25 % circa. In tale periodo subentra la morte per asfissia acuta per tutti i sepolti che non dispongono di una cavità d’aria in cui respirare.
Da 45 a 90 minuti, una piccola percentuale di persone (circa il 20%), può sopravvivere se dispone di una certa quantità d’aria ed ha sufficiente libertà toracica per i movimenti respiratori.
In seguito tra i 90 e i 130 minuti si muore per ipotermia. Dalla curva di sopravvivenza in valanga si deduce che l’operazione di soccorso è efficace se portata a termine entro 15 minuti; il trascorrere del tempo rende sempre più critica la situazione di chi è sepolto nella neve. Per questo motivo l’operazione di soccorso deve essere immediata. Tutti i presenti debbono parteciparvi, agendo ognuno secondo un preciso piano di operazioni. Soltanto i compagni superstiti possono salvare la vita del travolto. Presupposto indispensabile è che tutti i superstiti abbiano l’attrezzatura minima indispensabile di sicurezza (artva, pala, sonda) e la sappiano utilizzare.